Sembra che la pianta di ciliegio venne portata dall’Oriente dal grande generale Lucullo, che la piantò nel giardino della sua villa ed ora l’Italia ne è un produttore a livello mondiale.
Le ciliegie sono ricche di non poche sostanze e proprietà utili all’organismo: sono ricche di flavonoidi utili contro i radicali liberi. Depurano e disintossicano l’organismo, ottime in caso di stipsi e contro lo stress grazie all’equilibrio tra acidi e sali minerali. Inoltre contengono buone quantità di fibre, potassio, calcio, fosforo, sodio e vitamine E , A e vitamina C, che sono note per essere efficaci nel prevenire alcuni tumori.
E’ un frutto a basso indice glicemico (22) comunque ricco di zuccheri e non è quindi raccomandato per i diabetici (soprattutto al di fuori dei pasti), comunque tollerato. Infatti contiene ad esempio l’acido malico che favorisce la digestione degli zuccheri e l’attività del fegato. La ciliegia è amica del fegato ed è diuretica, è un regolatore del fegato e dello stomaco. La presenza di sorbitolo nei suoi zuccheri, dà un lieve effetto lassativo. È inoltre rinfrescante e tonificante.
Con una quantità di una ventina ciliegie mangiate a stomaco vuoto al giorno più acqua a volontà, possiamo trovare beneficio per il nostro corpo contro lo stress quotidiano per l’effetto equilibratore del frutto degli acidi ed i sali minerali. Insomma la ciliegia aiuta a rilassarsi, procurando un effetto rilassante sul sistema nervoso, ma consentendo anche una migliore concentrazione. Questa peculiarità è dovuta al suo odore. Uno studio di Chicago dal Dr. Dr. Alan Hirsch ha dimostrato che le persone sottoposte al profumo di ciliegia sono più produttive del 15%. La ragione è che la ciliegia stimola la regione del cervello responsabile dell’attenzione, e quindi fa aumentare l’efficacia del lavoro svolto.
Ottima come merenda a volontà a metà mattinata per almeno una settimana consecutiva. Godetevi l’estate a fate una cura di ciliegie per un paio di giorni; è un buon modo per stimolare gli organi emuntori, le funzioni del corpo, questa disintossicazione può contribuire a ripristinare l’equilibrio acido-base.
Ha un ruolo anticarie grazie ad alcuni elementi presenti nella buccia ed è un potente anti-infiammatorio. L’azione diuretica la rende particolarmente utile per le persone che soffrono di artrite, arteriosclerosi, disturbi renali e gotta. Tanto più che si è recentemente scoperto che le ciliegie contengono elevate quantità di antociani, un antiossidante con potenti anti-infiammatori.
Secondo una ricerca condotta presso la University of Michigan, le ciliege sono 10 volte più efficaci dell’aspirina per ridurre l’infiammazione dei tessuti che causano mal di testa .
La ciliegia è una delle tante armi contro il cancro. Oltre alle già citate vitamine, questo frutto (rosso!) contiene anche una sostanza complessa chiamata alcol périllile che sarebbe un prezioso alimento terapeutico. Secondo il Dr. Michael Gould, professore di oncologia umana, l’ alcol périllile, che appartiene a un gruppo di sostanze complesso chiamato monoterpeni, sembra molto promettente nel trattamento del cancro al seno, polmone, fegato, stomaco e della pelle. I ricercatori ritengono che la ciliegia, consumata come parte di una alimentazione sana e diversificata, può contribuire ad aiutare l’organismo a combattere contro il cancro.
La ciliegia per la perdita di peso. E’ molto importante anche nelle diete dimagranti e per il controllo del peso perché è ricca di fibre solubili che nello stomaco si impregnano d’acqua come spugne e determinano una distensione delle pareti gastriche procurando uno stimolo di sazietà.
Buona fonte di pectina, una fibra solubile che si dissolve nel corpo e forma nell’ambiente intestinale di gel viscoso. Si lega alle sostanze nocive e impedisce loro di essere assorbite nel corpo.
Le molecole di grasso intrappolate nel gel non possono così entrare nel flusso sanguigno. Quando la pectina si dissolve nello stomaco, si espande e occupando più spazio dà un senso di sazietà, rallenta l’assorbimento di zuccheri e toglie la fame. Mangiare frutta ricca di pectina favorisce la perdita di peso e la salute cardiovascolare.
Oltre alle vitamine la ciliegia è ricca di ormoni: la melatonina, un ormone che aiuta a regolare il ciclo sonno ( e non solo!) ed utilizzato per molte cure. Le persone con insonnia farebbero bene a consumare qualche ciliegia una o due ore prima di coricarsi.
Ma non viene usato solo il frutto, anche la corteccia del ciliegio è usata per le sue proprietà febbrifughe e antigotta. Famosi sono i cuscini di noccioli: semplicemente riscaldati, immagazzinano il calore e lo restituiscono gradualmente consentendo all’utilizzatore di usufruire dei benefici effetti della termoterapia.
Questa loro peculiarità li rende particolarmente indicati per alleviare dolori: cervicali, lombari, muscolari, articolari dovuti a stress, traumi, stanchezza, cattiva postura.
Termoterapia per alleviare dolori cervicali, dolori lombari, oppure altri dolori muscolari e articolari. Ottimi nel trattamento di dolori cervicali causati da raffreddamenti d’aria condizionata. Indicati specialmente in tutti i casi dove c’è un irrigidimento del muscolo dovuto a stress.
La sua polpa è un rivitalizzante della pelle del viso e si può usare per questo scopo o sotto forma di maschera.
Non tutti sono a conoscenza che anche i piccioli sono salutari e che possiedono anch’essi una volta fatti essiccare ed usati come decotto, proprietà diuretiche, antinfiammatorie, antiuriche, antigottose, contro l’artrite, i calcoli e la cistite. Fate essiccare i piccioli e i noccioli delle ciliegie e conservateli in barattoli chiusi. All’occorrenza potete preparare un ottimo infuso diuretico e depurativo antinfiammatorio per le vie urinarie.
Infuso di piccioli di ciliegie: 5 grammi di peduncoli – 100 ml di acqua – 1 cucchiaino di miele. Fate bollire nell’acqua i piccioli di ciliegie per 10 minuti. Filtrate, dolcificate con il miele. Bevete l’infuso di ciliegie 2 -3 tazzine al giorno.
La ciliegia oltre ad essere mangiata fresca, è molto utilizzata anche in cucina come base per marmellate, come decorazione di torte, ma anche per accompagnare cibi salati. Ad esempio le marasche attenuano i sapori selvatici della cacciagione (lepre in salmì, arrosti di cinghiale, capriolo, fagiano…). Inoltre le ciliegie sono utilizzate per produrre un vino aromatizzato che si accompagna benissimo con i dolci al cioccolato; o si possono mettere sotto spirito, ma per i più golosi basta tuffarle nel cioccolato fondente fuso.
Ricordiamo che un’alimentazione ricca di fibre è il modo più efficace per prevenire le emorroidi. Cereali integrali, verdura, legumi e frutta promuovono la peristalsi intestinale, molti componenti delle fibre richiamano acqua e le feci diventano soffici e corpose, facili al passaggio. Inoltre verdura e frutta contengono molti nutrienti che aumentano l’integrità della parete venosa, in particolare sono importanti i bioflavonoidi, le vitamine A, C, E, il complesso B e lo Zinco.
Tutte queste caratteristiche sono tipiche dei mirtilli e delle more e soprattutto delle ciliegie che come abbiamo già visto sono particolarmente ricche di bioflavonoidi.
Ricordiamo gli altri tipi di frutta utili come albicocche, meloni, zucche, carote. Contengono vitamina A anche agrumi, fragole, ribes, broccoli, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, prezzemolo, crescione e spinaci contengono vitamina C; cereali integrali e il lievito di birra in scaglie le vitamine del complesso B; mentre lo Zinco è presente in semi oleosi, avena, grano, grano saraceno, mandorle, nocciole, piselli, rape, prezzemolo, aglio, carote.
Un problema importante inerente le tecniche agronomiche utilizzate per le ciliegie:
Una volta di più ci sentiamo di raccomandare una grande attenzione nella scelta di dove e da chi acquistare le ciliegie. La scorsa settimana una famiglia di produttori del veronese ha mangiato le proprie ciliegie sette giorni prima del dovuto, perché per errore l’agronomo aveva indicato loro sette giorni di carenza anziché i 15 prescritti, relativamente ad un insetticida utilizzato. ( il tempo di carenza è il tempo in cui non si deve assolutamente consumare il prodotto dopo un trattamento eseguito con prodotti chimici dannosi alla salute). Ebbene tutta la famiglia è stata male ed è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari… eppure si trattava delle loro ciliegie!
Certamente per una persona in buona salute e dotata di un fegato sano, ufficialmente e legalmente almeno, le ciliege si possono consumare, dopo i dovuti periodi di carenza rispetto ai trattamenti subiti… Ma siamo proprio sicuri che sia veramente così per tutti e senpre in tutti i casi?
“Nuove Scienze” come l’ormesi, recentemente prepotentemente tornate ala ribalta, mettono profondamente in discussione quel tipo di assunto secondo il quale al di sotto di certe soglie i prodotti chimici contenuti nei cibi non abbiano effetti lesivi per la salute. Mentre è certo che per avere la stessa resa energetica di una mela di 20-30 anni fa, ora bisogna consumare 10 mele. (Vedi il nostro articolo “C’era una volta la frutta…”)
La vera rentrée del concetto di ormesi si è avuta per merito dell’agenzia americana EPA (Environmental Protection Agency), negli anni ’80, che decise di applicare un modello di stima del rischio per sostanze cancerogene e per siti contaminati che rispondesse alle domande: quanto bassa deve essere una dose per essere veramente certi che non sia pericolosa oppure quanto pulito deve essere un sito per essere veramente pulito?
L’applicazione di principi di prudenza ha portato le istituzioni europee a bandire non molti anni fa alcuni principi attivi utilizzati in agricoltura, soprattutto per le ciliegie, salvo poi reintrodurli a seguito delle pressioni di certe lobbies di produttori (farmaceutiche ma anche agricole).
Avremo modo di approfondire questi argomenti in futuri articoli. Nel frattempo indichiamo dei link che descrivono alcuni tipi di insetticidi ed alcuni fatti di cronaca, che sono sulla cresta dell’onda.
Quello che è certo è che la ciliegia e un dei prodotti sui quali si usano più insetticidi in assoluto, quindi prudenza e Soprattutto raccomandiamo di cercare di conoscere il produttore!
Spesso gli agricoltori protestano che almeno per la ciliegia è impossibile produrre senza trattamenti chimici.
Chi utilizza le tecniche secondo l’ ” Agricoltura della luce del carbonio” , promosse da Coop Vino Nuovo, può facilmente testimoniare che invece è possibile, è facile ed è meno costoso.
Un insetticida molto usato in agricoltura
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